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sicurezza:fibre_minerali_cancerogene

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Linea 1: Linea 1:
 ====== Fibre minerali cancerogene ====== ====== Fibre minerali cancerogene ======
  
-Il Decreto del Ministero della Sanità del 1° settembre 1998 (pubblicato nella G.U. del 19/11/1998) introduce nella legislazione italiana le novità contenute nel XXIII adeguamento della  Direttiva CE 97/69 del 5/12/1997 in merito alla classificazione delle fibre minerali artificiali.+Il Decreto del Ministero della Sanità del 1° settembre 1998 (pubblicato nella G.U. del 19/11/1998) introduce nella legislazione italiana alcune novità contenute nel XXIII adeguamento della  Direttiva CE 97/69 del 5/12/1997 in merito alla classificazione delle fibre minerali artificiali. 
 + 
 +In conseguenza del suddetto decreto:
    
-  * Le lane minerali (fibre artificiali vetrose (silicati) che presentano un’orientazione casuale ed un tenore di ossidi alcalini e alcalini terrosi, Na2O, K2O,CaO,MgO,BaO, in quantità superiore al 18%) vengono introdotte nella classe di rischio 3 CE di conseguenza etichettate con frase di rischio: +  * le lane minerali (fibre artificiali vetrose (silicati) che presentano un’orientazione casuale ed un tenore di ossidi alcalini e alcalini terrosi, Na2O, K2O,CaO,MgO,BaO, in quantità superiore al 18%) vengono introdotte nella classe di rischio 3 CE di conseguenza etichettate con frase di rischio: 
-    *  R40 ( possibilità di effetti irreversibili dovuti agli effetti cancerogeni ) +    * R40 ( possibilità di effetti irreversibili dovuti agli effetti cancerogeni ) 
     * Xi R38 ( irritante per la pelle)      * Xi R38 ( irritante per la pelle) 
     * nota Q nota R      * nota Q nota R 
  
-  * Le fibre ceramiche refrattarie, fibre per scopi speciali (fibre artificiali vetrose (silicati) che presentano un’orientazione casuale ed un tenore di ossidi alcalini e alcalini terrosi Na2O, K2O,CaO,MgO,BaO in quantità inferiore  al 18% ) vengono introdotte nella classe di rischio 2 CE di conseguenza etichettate con la frase di rischio:+  * le fibre ceramiche refrattarie, fibre per scopi speciali (fibre artificiali vetrose (silicati) che presentano un’orientazione casuale ed un tenore di ossidi alcalini e alcalini terrosi Na2O, K2O,CaO,MgO,BaO in quantità inferiore  al 18% ) vengono introdotte nella classe di rischio 2 CE di conseguenza etichettate con la frase di rischio:
     * R49 (cancerogeno per inalazione)      * R49 (cancerogeno per inalazione) 
     * Xi R38 ( irritante per la pelle)     * Xi R38 ( irritante per la pelle)
Linea 34: Linea 36:
 ===== Classificazione tossicologica ===== ===== Classificazione tossicologica =====
  
-La classificazione tossicologica delle fibre è ottenuta tramite la valutazione di alcuni parametri che definiscono la biosolubilità o biopersistenza nell’apparato respiratorio (criterio di durabilità) e la inalabilità delle fibre (criterio dimensionale). +La classificazione tossicologica delle fibre è ottenuta tramite la valutazione di alcuni parametri che definiscono la biosolubilità o biopersistenza nell’apparato respiratorio (criterio di durabilità) e la inalabilità delle fibre (criterio dimensionale). I criteri sono riportati rispettivamente nelle note Q ed R. 
-I criteri sono riportati rispettivamente nelle note Q ed R. +
  
 La nota Q recita: La nota Q recita:
 La classificazione di cancerogeno non si applica se una delle seguenti condizioni è soddisfatta: La classificazione di cancerogeno non si applica se una delle seguenti condizioni è soddisfatta:
 una prova di persistenza biologica a breve termine mediante inalazione ha mostrato che le fibre di lunghezza superiore a 20 m presentano un tempo di dimezzamento ponderato inferiore a 10 giorni; una prova di persistenza biologica a breve termine mediante inalazione ha mostrato che le fibre di lunghezza superiore a 20 m presentano un tempo di dimezzamento ponderato inferiore a 10 giorni;
-una prova di persistenza biologica a breve termine mediante instillazione intratracheale ha mostrato che le fibre di lunghezza superiore a 20 presentano un tempo di dimezzamento ponderato inferiore a 40 giorni;+una prova di persistenza biologica a breve termine mediante instillazione intratracheale ha mostrato che le fibre di lunghezza superiore a 20 micron presentano un tempo di dimezzamento ponderato inferiore a 40 giorni;
 un’adeguata prova intraperitoneale non ha rilevato una eccessiva cancerogenicità un’adeguata prova intraperitoneale non ha rilevato una eccessiva cancerogenicità
 una prova di inalazione appropriata a lungo termine ha portato alla conclusione che non vi sono effetti patogeni significativi o alterazioni neoplastiche. una prova di inalazione appropriata a lungo termine ha portato alla conclusione che non vi sono effetti patogeni significativi o alterazioni neoplastiche.
  
 La nota R recita: La nota R recita:
-La classificazione “cancerogeno” non si applica alle fibre il cui diametro geometrico medio ponderato rispetto alla lunghezza meno due errori standard risulti maggiore di 6m+La classificazione “cancerogeno” non si applica alle fibre il cui diametro geometrico medio ponderato rispetto alla lunghezza meno due errori standard risulti maggiore di 6 micron
  
 La novità  di questa classificazione riguarda soprattutto le fibre ceramiche che come  le lane minerali vetrose erano già classificate come “Possibilmente Cancerogene” nel  Gruppo 2B IARC, mentre la  nuova classificazione europea le colloca in modo più restrittivo tra i cancerogeni certi.  La novità  di questa classificazione riguarda soprattutto le fibre ceramiche che come  le lane minerali vetrose erano già classificate come “Possibilmente Cancerogene” nel  Gruppo 2B IARC, mentre la  nuova classificazione europea le colloca in modo più restrittivo tra i cancerogeni certi. 
  
 Da un punto di vista merceologico le lane minerali si differenziano dalle fibre ceramiche per la composizione chimica e per la dimensione da cui ne consegue oltre alla diversa classificazione, un diverso utilizzo in funzione di una diversa risposta al calore; le fibre ceramiche possono lavorare fino a temperature di 1600°C.  Da un punto di vista merceologico le lane minerali si differenziano dalle fibre ceramiche per la composizione chimica e per la dimensione da cui ne consegue oltre alla diversa classificazione, un diverso utilizzo in funzione di una diversa risposta al calore; le fibre ceramiche possono lavorare fino a temperature di 1600°C. 
- 
  
 ==== Commento ==== ==== Commento ====
Linea 69: Linea 69:
 ===== Obblighi normativi ===== ===== Obblighi normativi =====
  
-Una delle conseguenze più gravose del decreto sopra citato è dovuta al fatto che l’uso delle fibre ceramiche può comportare  l’applicazione del Titolo VII “Protezione da agenti cancerogeni” del DLgs 626/94. Questo complesso di norme prevede vari obblighi per il datore di lavoro. Come primo provvedimento da prendere in considerazione è la sostituzione del materiale, secondariamente lutilizzo in un sistema chiuso o in ultima analisi la riduzione al minimo possibile del livello di esposizione.(ART.61)+Una delle conseguenze più gravose del decreto sopra citato è dovuta al fatto che l’uso delle fibre ceramiche può comportare  l’applicazione del Titolo IX, Capo II del DLgs 81/2008 "Protezione da agenti cancerogeni e mutageni". Questo complesso di norme prevede vari obblighi per il datore di lavoro. I possibili provvedimenti da adottare sono, in ordine di priorità (art. 235 D.Lgs. 81/2008): 
 +  - la sostituzione del materiale 
 +  - l'utilizzo in un sistema chiuso 
 +  - la riduzione al minimo possibile del livello di esposizione.
  
-Ove è possibile fino a quando le temperature di esercizio e le caratteristiche tecnologiche lo permettono, i materiali classificati come cancerogeni DEVONO ESSERE SEMPRE SOSTITUITI CON MATERIALI NON CANCEROGENI, in caso contrario è obbligatorio ridurre al minimo l’esposizione degli addetti attuando i protocolli allegati per le fasi di installazione e rimozione ed eseguendo in fase di uso un’attenta opera di controllo dello stato di conservazione di manufatti procedendo alla loro sostituzione  con materiale nuovo in caso di deterioramento .(Art.62)+Ove è possibile fino a quando le temperature di esercizio e le caratteristiche tecnologiche lo permettono, i materiali classificati come cancerogeni DEVONO ESSERE SEMPRE SOSTITUITI CON MATERIALI NON CANCEROGENI, in caso contrario è obbligatorio ridurre al minimo l’esposizione degli addetti attuando i protocolli allegati per le fasi di installazione e rimozione ed eseguendo in fase di uso un’attenta opera di controllo dello stato di conservazione di manufatti procedendo alla loro sostituzione  con materiale nuovo in caso di deterioramento.
  
 Le modalità per attuare tale comportamento sono state riportate nel protocollo allegato per tutte le fibre minerali artificiali, comprese le fibre ceramiche. Le modalità per attuare tale comportamento sono state riportate nel protocollo allegato per tutte le fibre minerali artificiali, comprese le fibre ceramiche.
  
-Il titolo VII prevede inoltre che in tutte le attività in cui vi sia utilizzazione di materiali  cancerogeni  e quindi composti da fibre ceramiche refrattarie che siano classificate con la frase di rischio R49, debba  essere effettuata una valutazione del rischio preliminare anche attraverso una valutazione strumentale del livello di contaminazione ambientale di fibre aerodisperse, in base al quale si  adotteranno  le  misure preventive e protettive per i lavoratori adattandole alla particolarità delle situazioni lavorative.  (Art.63)  +Il Titolo IX, Capo II prevede inoltre (art.236 D.Lgs. 81/2008) che in tutte le attività in cui vi sia utilizzazione di materiali  cancerogeni  e quindi composti da fibre ceramiche refrattarie che siano classificate con la frase di rischio R49, debba  essere effettuata una valutazione del rischio preliminare anche attraverso una valutazione strumentale del livello di contaminazione ambientale di fibre aerodisperse, in base al quale si  adotteranno  le  misure preventive e protettive per i lavoratori adattandole alla particolarità delle situazioni lavorative.
- +
-Si ricorda  comunque che il Dlgs 626 prevede all’art.4 l’obbligo della valutazione dei rischi in tutte le situazioni in cui si utilizzano materiali che presentano rischi per la salute, categoria nella quale rientrano in misura maggiore o minore tutte le MMVF. Può essere utile fare pertanto riferimento per tutti questi materiali, al protocollo allegato, che fornisce indicazioni tecniche utili a valutare i tipi di materiali utilizzati ed a individuare le misure preventive da adottare.  +
  
 +Si ricorda comunque che in generale il Dlgs 81/2008 prevede all'art.17 l'obbligo della valutazione dei rischi in tutte le situazioni in cui si utilizzano materiali che presentano rischi per la salute.
  
 ===== Installazione di prodotti contenenti fibre minerali artificiali ===== ===== Installazione di prodotti contenenti fibre minerali artificiali =====
Linea 91: Linea 93:
 Al fine di non sottoporre a successive movimentazioni il materiale isolante già posto in opera, gli installatori dovranno accertarsi che tutti i lavori di posa in opera di cavi elettrici, tubazioni ecc. siano già stati effettuati a regola d’arte.  Al fine di non sottoporre a successive movimentazioni il materiale isolante già posto in opera, gli installatori dovranno accertarsi che tutti i lavori di posa in opera di cavi elettrici, tubazioni ecc. siano già stati effettuati a regola d’arte. 
  
-==== Delimitazione dell’area di lavoro. (Zona di rispetto o zona B) ====+==== Delimitazione dell’area di lavoro. (Zona di rispetto) ====
  
-Il responsabile dei lavori dovrà predisporre una zona in cui verranno svolti i lavori  di installazione di manufatti in fibra minerale. La zona dovrà essere adeguatamente delimitata e segnalata, onde consentirne l’accesso ai soli addetti ai lavori. La superficie da delimitare dovrà comprendere, oltre alla zona di lavoro anche il deposito temporaneo dei materiali da installare. Qualora siano presenti finestre nella zona delimitata, ad eccezione delle eventuali zone tenute in depressione (Zona A), è consigliabile tenerle aperte per facilitare il ricambio di aria. Tutte le aperture verso altri ambienti non interessati dal lavoro dovranno invece essere tenute chiuse.+Il responsabile dei lavori dovrà predisporre una zona in cui verranno svolti i lavori  di installazione di manufatti in fibra minerale. La zona dovrà essere adeguatamente delimitata e segnalata, onde consentirne l’accesso ai soli addetti ai lavori. La superficie da delimitare dovrà comprendere, oltre alla zona di lavoro anche il deposito temporaneo dei materiali da installare. Qualora siano presenti finestre nella zona delimitata, ad eccezione delle eventuali zone tenute in depressione, è consigliabile tenerle aperte per facilitare il ricambio di aria. Tutte le aperture verso altri ambienti non interessati dal lavoro dovranno invece essere tenute chiuse.
  
-==== Preparazione della zona di lavoro in ambienti confinati.(Zona A) ====+==== Preparazione della zona di lavoro in ambienti confinati ====
  
 La preparazione del luogo di lavoro consiste essenzialmente nella creazione di una zona sgombra da suppellettili o altri oggetti non necessari allo svolgimento del lavoro. Qualora non sia praticabile la rimozione degli arredi, questi dovranno essere debitamente rivestiti con teli di polietilene. Particolare attenzione dovrà essere rivolta al rivestimento di sedili rivestiti di stoffa, di moquettes per pavimenti in quanto di difficile pulizia per contaminazioni accidentali. Scopo della prevenzione da contaminazione è quello di facilitare le operazioni di pulizia durante ed al termine del lavoro. Il cantiere di lavoro dovrà inoltre essere dotato di un aspiratore con filtro ad alta efficienza per eventuali necessità di rimozione di sfridi o pulizia. La preparazione del luogo di lavoro consiste essenzialmente nella creazione di una zona sgombra da suppellettili o altri oggetti non necessari allo svolgimento del lavoro. Qualora non sia praticabile la rimozione degli arredi, questi dovranno essere debitamente rivestiti con teli di polietilene. Particolare attenzione dovrà essere rivolta al rivestimento di sedili rivestiti di stoffa, di moquettes per pavimenti in quanto di difficile pulizia per contaminazioni accidentali. Scopo della prevenzione da contaminazione è quello di facilitare le operazioni di pulizia durante ed al termine del lavoro. Il cantiere di lavoro dovrà inoltre essere dotato di un aspiratore con filtro ad alta efficienza per eventuali necessità di rimozione di sfridi o pulizia.
Linea 137: Linea 139:
 In fase preliminare il datore di lavoro della ditta incaricata della rimozione dovrà procedere ad una valutazione del rischio che comprenderà una dettagliata localizzazione e tipizzazione dei vari prodotti. Questo allo scopo di approntare le misure di prevenzione adeguate.  In fase preliminare il datore di lavoro della ditta incaricata della rimozione dovrà procedere ad una valutazione del rischio che comprenderà una dettagliata localizzazione e tipizzazione dei vari prodotti. Questo allo scopo di approntare le misure di prevenzione adeguate. 
  
-==== Delimitazione dell’area di lavoro. (Zona di rispetto o zona B) ====+==== Delimitazione dell’area di lavoro. (Zona di rispetto) ====
  
-Il responsabile dei lavori dovrà predisporre una zona in cui verranno svolti i lavori di rimozione di manufatti in fibra minerale. La zona dovrà essere adeguatamente delimitata e segnalata, onde consentirne l’accesso ai soli addetti ai lavori. La superficie da delimitare dovrà comprendere, oltre alla zona di lavoro anche il deposito temporaneo dei materiali di risulta. Qualora siano presenti finestre nella zona delimitata, ad eccezione delle eventuali zone tenute in depressione (Zona A), è consigliabile tenerle aperte per facilitare il ricambio di aria. Tutte le aperture verso altri ambienti non interessati dal lavoro dovranno invece essere tenute chiuse. Qualora in locali attigui vengano svolte contemporaneamente altre attività è consigliabile che le finestre di detti locali vengano tenute chiuse. Nel caso che la rimozione avvenga in ambienti pubblici o aperti al pubblico dovrà essere prevista la contemporanea chiusura delle zone contigue alla zona (ad esempio l’intero piano di una scuola). +Il responsabile dei lavori dovrà predisporre una zona in cui verranno svolti i lavori di rimozione di manufatti in fibra minerale. La zona dovrà essere adeguatamente delimitata e segnalata, onde consentirne l’accesso ai soli addetti ai lavori. La superficie da delimitare dovrà comprendere, oltre alla zona di lavoro anche il deposito temporaneo dei materiali di risulta. Qualora siano presenti finestre nella zona delimitata, ad eccezione delle eventuali zone tenute in depressione, è consigliabile tenerle aperte per facilitare il ricambio di aria. Tutte le aperture verso altri ambienti non interessati dal lavoro dovranno invece essere tenute chiuse. Qualora in locali attigui vengano svolte contemporaneamente altre attività è consigliabile che le finestre di detti locali vengano tenute chiuse. Nel caso che la rimozione avvenga in ambienti pubblici o aperti al pubblico dovrà essere prevista la contemporanea chiusura delle zone contigue alla zona di lavoro (ad esempio l’intero piano di una scuola). 
  
-==== Preparazione della zona di lavoro in ambienti confinati. (Zona A) ====+==== Preparazione della zona di lavoro in ambienti confinati ====
  
 La preparazione del luogo di lavoro consiste essenzialmente nella creazione di una zona sgombra da suppellettili o altri oggetti non necessari allo svolgimento del lavoro. Qualora non sia praticabile la rimozione degli arredi, questi dovranno essere debitamente rivestiti con teli di polietilene. Particolare attenzione dovrà essere rivolta al rivestimento di sedili in stoffa, di moquette per pavimenti in quanto di difficile pulizia per contaminazioni accidentali. Scopo della prevenzione da contaminazione è quello di facilitare le operazioni di pulizia durante ed al termine del lavoro. Il cantiere di lavoro dovrà inoltre essere dotato di un aspiratore con filtro ad alta efficienza per eventuali necessità di rimozione di sfridi o pulizia. Qualora il materiale da rimuovere sia costituito da “lana sciolta” o “fibre minerali spruzzate” dovrà essere operato anche un confinamento dinamico. La preparazione del luogo di lavoro consiste essenzialmente nella creazione di una zona sgombra da suppellettili o altri oggetti non necessari allo svolgimento del lavoro. Qualora non sia praticabile la rimozione degli arredi, questi dovranno essere debitamente rivestiti con teli di polietilene. Particolare attenzione dovrà essere rivolta al rivestimento di sedili in stoffa, di moquette per pavimenti in quanto di difficile pulizia per contaminazioni accidentali. Scopo della prevenzione da contaminazione è quello di facilitare le operazioni di pulizia durante ed al termine del lavoro. Il cantiere di lavoro dovrà inoltre essere dotato di un aspiratore con filtro ad alta efficienza per eventuali necessità di rimozione di sfridi o pulizia. Qualora il materiale da rimuovere sia costituito da “lana sciolta” o “fibre minerali spruzzate” dovrà essere operato anche un confinamento dinamico.
Linea 188: Linea 190:
    
  
-^  ^ Provvedimento  ^ Delimitazione area  ^ Confinamento statico  ^  Confinamento dinamico  ^ Tipo di Protezione respiratoria  ^ Protezione cutanea  ^ Registrazione lavoratori  ^ Sorveglianza sanitaria  ^+^  ^ Provvedimento  ^ Delimitazione area  ^ Confinamento statico  ^  Confinamento dinamico  ^ Incapsulamento  ^ Tipo di Protezione respiratoria  ^ Protezione cutanea  ^ Registrazione lavoratori  ^ Sorveglianza sanitaria  ^
 ^ ^ Materiale  ^^^^^^^^ ^ ^ Materiale  ^^^^^^^^
 |  1  | Lana sciolta  |  SI  |  SI  |  NO  |  SI  |  P2/P3  |  SI  |  NO  |  NO  | |  1  | Lana sciolta  |  SI  |  SI  |  NO  |  SI  |  P2/P3  |  SI  |  NO  |  NO  |
 |  2  | Coppelle e pannelli preformati  |  SI  |  SI  |  NO  |  SI  |  P2/P3  |  SI  |  NO  |  NO  | |  2  | Coppelle e pannelli preformati  |  SI  |  SI  |  NO  |  SI  |  P2/P3  |  SI  |  NO  |  NO  |
-|  3  | Materassi isolanti sandwich  | +|  3  | Materassi isolanti sandwich  SI  |  SI  |  NO  |  NO  |  P2/P3  |  SI  |  NO  |  NO  | 
-SI +|  4  | Pannelli pressati  |  SI  |  SI  |  NO  |  NO  |  P2/P3  |  SI  |  NO  |  NO  | 
-SI +|  5  | Feltri imbustati  |  SI  |  SI  |  NO  |  SI \\ se con l’involucro rotto  |  P2/P3  |  SI  |  NO  |  NO  | 
-NO +|  6  | Filamento di vetro e derivati  |  SI  |  NO  |  NO  |  NO  |  P2/P3  |  SI  |  NO  |  NO  | 
-NO +|  7  | Fiocco in ceramica R 49  |  SI  |  SI  |  SI  |  SI  |  P3  |  SI  |  SI  |  SI  |
-P2/P3 +
-SI +
-NO +
-NO +
-|  4  | Pannelli pressati  +
-SI +
-SI +
-NO +
-NO +
-P2/P3 +
-SI +
-NO +
-NO +
-|  5  | Feltri imbustati  +
-SI +
-SI +
-NO +
-SI se con l’involucro rotto +
-P2/P3 +
-SI +
-NO +
-NO +
-|  6  | Filamento di vetro e derivati +
-SI +
-NO +
-NO +
-NO +
-P2/P3 +
-SI +
-NO +
-NO +
-|  7  | Fiocco in ceramica  +
-R 49 +
-SI +
-SI +
-SI +
-SI +
-P3 +
-SI +
-SI +
-SI+
 |  8  | Fiocco in ceramica  |  SI  |  SI  |  SI  |  SI  |  P2/P3  |  SI  |  NO  |  NO  | |  8  | Fiocco in ceramica  |  SI  |  SI  |  SI  |  SI  |  P2/P3  |  SI  |  NO  |  NO  |
 |  9  | Fibre policristalline  |  SI  |  SI  |  NO  |  SI  |  P2  |  SI  |  NO  |  NO  | |  9  | Fibre policristalline  |  SI  |  SI  |  NO  |  SI  |  P2  |  SI  |  NO  |  NO  |
Linea 294: Linea 255:
 Dato che alcuni prodotti sono costituiti da più tipi di fibre (generalmente due: lana e filamento) qualora si debba operare in presenza di questi, le precauzioni da adottare dovranno essere quelle relative ai prodotti considerati più pericolosi.  Dato che alcuni prodotti sono costituiti da più tipi di fibre (generalmente due: lana e filamento) qualora si debba operare in presenza di questi, le precauzioni da adottare dovranno essere quelle relative ai prodotti considerati più pericolosi. 
  
-===== Indicazioni  per  l’effettuazione della SORVEGLIANZA SANITARIA =====+===== Indicazioni  per  la Sorveglianza Sanitaria =====
  
 ==== Effetti cancerogeni  ==== ==== Effetti cancerogeni  ====
Linea 326: Linea 287:
   * modalità (installazione, rimozione, uso) e  livelli di esposizione    * modalità (installazione, rimozione, uso) e  livelli di esposizione 
   * tipo di fibra utilizzata (si ricorda che nel caso di utilizzo di fibre ceramiche classificate con R49, scattano gli obblighi previsti dal titolo VII del 626/94); il medico competente dovrà tenere presente la Direttiva per esigere che i nuovi prodotti posseggano le caratteristiche previste e per i vecchi prodotti (demolizione- scoibentazione) un eventuale controllo analitico del materiale.     * tipo di fibra utilizzata (si ricorda che nel caso di utilizzo di fibre ceramiche classificate con R49, scattano gli obblighi previsti dal titolo VII del 626/94); il medico competente dovrà tenere presente la Direttiva per esigere che i nuovi prodotti posseggano le caratteristiche previste e per i vecchi prodotti (demolizione- scoibentazione) un eventuale controllo analitico del materiale.  
 +
 +===== Normativa =====
 +
 +==== Linee Guida Conferenza Stato Regioni ====
 +
 +In data 25 marzo 2015 la Conferenza Stato Regioni ha approvato [[http://www.statoregioni.it/Documenti/DOC_046926_59%20CSR%20PUNTO%2012%20ODG.pdf|l'Intesa sulle Linee guida per l’applicazione della normativa inerente i rischi di esposizioni e le misure di prevenzione per la tutela della salute alle fibre artificiali vetrose]].
 +
 +=== Linee Guida Regione Lombardia ===
 +
 +Nel mese di dicembre 2010 la Regione Lombardia ha approvato e pubblicato il [[http://www.sanita.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Page&childpagename=DG_Sanita/Page/NormativaDetail&pagename=DG_SANWrapper&cid=1213275902673&keyid=2560|Decreto n. 13541 – Linee Guida per la bonifica di manufatti in posa contenenti fibre vetrose artificiali]]. 
 +
 +===== Link utili =====
 +
 +  * [[http://www.rockwool.it/perch%C3%A9+rockwool/salute+e+sicurezza]]
 +  * [[http://www.fivra.it/it/approfondimenti/13_fibre-artificiali-vetrose-linee-guida-del-ministero-della-salute]]
 +

sicurezza/fibre_minerali_cancerogene.1415871302.txt.gz · Ultima modifica: 2021/06/13 13:07 (modifica esterna)

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