Questa è una vecchia versione del documento!
Analisi strutturale
Analisi lineare
Effetti del second'ordine
Il par. 4.11.1.1 dell'allegato Edifici dell'OPCM 3274/2003 permette di tenere in conto delle nonlinearità geometriche mediante il coefficiente di stabilità $\theta$, pari a
$$\theta = \frac{P \cdot d_r}{V \cdot h}$$
dove:
- $P$ è il carico verticale totale della parte di struttura sovrastante l’orizzontamento in esame
- $d_r$ è lo spostamento orizzontale medio d’interpiano, ovvero la differenza tra lo spostamento orizzontale dell’orizzontamento considerato e lo spostamento orizzontale dell’orizzontamento immediatamente sottostante;
- $V$ è il tagliante sismico totale in corrispondenza dell’orizzontamento in esame;
- $h$ è la distanza tra l’orizzontamento in esame e quello immediatamente sottostante.
Per valori di $\theta$ minori di 0,1 è possibile trascurare gli effetti del second'ordine. Per valori di $\theta$ compresi tra 0,1 e 0,2, gli effetti delle nonlinearità geometriche possono essere presi in conto semplicemente incrementando gli effetti dell’azione sismica orizzontale di un fattore pari a $1/(1−\theta)$. Per valori di $\theta$ maggiori di 0,2 è necessario ricorrere ad un'analisi del second'ordine. La succitata ordinanza vieta valori di $\theta$ maggiore di 0,3.