Il piano di manutenzione delle strutture è il documento che pianifica e programma l'attività di manutenzione delle opere strutturali al fine di mantenerne nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità, l'efficienza ed il valore economico delle stesse.
II piano di manutenzione è organizzato nei tre strumenti individuati dall'art. 38 del D.P.R. 207/2010 ovvero:
Tali strumenti devono consentire di raggiungere:
I manuali d'uso e di manutenzione rappresentano gli strumenti attraverso i quali l'utente si rapporterà con l'immobile:
I manuali definiscono inoltre le procedure di raccolta e di registrazione delle informazioni relative al bene.
Il manuale d'uso si rivolge ai fruitori del bene e contiene le informazioni relative al suo uso corretto. Lo scopo del manuale d’uso è evitare danni derivanti da un’utilizzazione impropria e far conoscere all’utente le operazioni atte alla conservazione del bene che, non richiedendo conoscenze specialistiche, egli stesso potrà effettuare.
II manuale di manutenzione invece rappresenta lo strumento attraverso il quale l'esperto procede ad una manutenzione programmata del bene fornendo le indicazioni necessarie per la corretta manutenzione.
Il programma di manutenzione fornisce a chi ha il compito di gestire il bene gli elementi in base ai quali programmare le attività di manutenzione. A tal proposito il programma conterrà: la frequenza degli interventi manutentivi, i relativi indici di costo orientativi e le strategie di attuazione dell'attività manutentiva nel medio e nel lungo periodo.
A sua volta il programma di manutenzione è composto da:
Descrizione sommaria strutture | |
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Proprietà | |
Località | |
Vita utile |
Documento | Data | Redattore | Collocazione |
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Si riporta di seguito l'elenco degli interventi eseguiti sulle strutture in ordine cronologico. Tale elenco va aggiornato a cura del committente in occasione di ciascun intervento che esuli dalla manutenzione ordinaria.
Descrizione | Costruzione |
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Data | |
Committente | |
Progettista | |
Direttore dei lavori | |
Impresa esecutrice | |
Collaudatore | |
Note |
Unità strutturali | Descrizione | Funzione | Modalità d'uso |
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Travi | a sviluppo lineare orizzontale | le fondazioni trasferiscono al terreno i carichi della struttura in elevazione senza determinare dissesti nel terreno e/o deformazioni inaccettabili nella struttura. | Non ne deve essere compromessa l’integrità e la funzionalità. Non devono essere esguiti scavi in prossimità delle fondazioni. |
Plinti | a sviluppo lineare puntuale | ||
Platee | a sviluppo superficiale orizzontale | ||
Pali | a sviluppo lineare verticale | ||
Pareti controterra | a sviluppo superficiale verticale | le pareti controterra devono resistere ai carichi della struttura in elevazione e alle azioni trasmesse dal terreno | Non ne deve essere compromessa l'integrità e la funzionalità. Qualora ispezionabili, va controllato periodicamente il grado di usura e vanno rilevando eventuali anomalie (distacchi calcestruzzo, sfarinamento, presenza di armature in vista ecc.). |
Unità strutturali | Descrizione | Funzione | Modalità d'uso | Ispezioni |
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Pilastri in c.a. | a sviluppo lineare verticale | Trasmettono i carichi dalle travi di impalcato e dei piani superiori ai piastri inferiori o alle fondazioni. | Non ne deve essere compromessa l’integrità e la funzionalità. | Presenza di fessurazioni Distacco di calcestruzzo Presenza di armatura in vista. |
Pareti in c.a | a sviluppo superficiale verticale | resistenza a carichi verticali e orizzontali; sostegno dei solai |
Unità strutturali | Descrizione | Funzione | Modalità d'uso | Ispezioni |
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Solai in laterocemento | a sviluppo superficiale orizzontale o inclinato | Creazione di superfici resistenti eventualmente praticabili, con funzione di collegamento delle strutture verticali | Non ne deve essere compromessa l’integrità e la funzionalità. | Presenza di fessurazioni Distacco di calcestruzzo presenza di armatura in vista. |
Descrizione | Guasti, alterazioni ed irregolarità visibili | Effetto ed inconvenienti | Cause possibili | Criterio di interventi |
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Alterazione finitura superficiale | Variazione del livello qualitativo della finitura superficiale. | Incremento della porosità e rugosità della superficie. Variazione cromatica. Aspetto degradato. | Irraggiamento solare diretto, assenza di adeguato trattamento protettivo, polvere | Verniciatura protettiva |
Danneggiamento | Diminuzione più o meno grave ed evidente di efficienza e di consistenza dello strato di protezione superficiale. | Presenza di lesioni, aspetto degradato. | Cause accidentali, atti di vandalismo. | Ripristino dello strato di protezione. |
Efflorescenza | Formazione cristallina di sali solubili sulla superficie dei materiali. | Distacco, disgregazione, caduta di pezzi di intonaco, rigonfiamenti. | Sbalzi termici, umidità, cristallizzazione salina. | Trattamento superficiale con resine specifiche. |
Lesione | Rottura che si manifesta in una qualsiasi struttura quando lo sforzo a cui è sottoposta supera la resistenza corrispondente del materiale. | Fenditure interne più o meno ramificate (es. lesione isolata, diffusa, a croce, cantonale, a martello, verticale, a 45°, ecc.) e profonde (es. lesione capillare, macroscopica, ecc.). | Assestamento differenziale delle fondazioni per cedimenti del terreno (es. traslazione verticale, traslazione orizzontale, rotazione), schiacciamento per carico localizzato, schiacciamento dovuto al peso proprio, ritiro dell'intonaco per granulometria troppo piccola dell'inerte o per eccesso di legante, cicli di gelo e disgelo, penetrazione di acqua. | Ispezione tecnico specializzato, ripristino integrità blocchi. |
Macchia | Alterazione cromatica | Formazione di striature e macchie, su parete sottostante la bucatura ed inquadramento finestra, per trascinamento di deposito polveri e residui organici. Modificazione circoscritta dell'aspetto con formazione di striature e chiazze identificabili per variazione di lucentezza, colore ed intensità. | Sporcamento dell'acqua piovana in discesa sulla facciata per: mancata o insufficiente pulizia della mensola del davanzale (es. eliminazione deiezioni animali). Assenza dell'opportuna inclinazione della mensola. Irraggiamento solare diretto. Asportazione e rideposito della coloritura di superfici. Esposizione geografica (pioggia, vento, irraggiamento solare diretto). | Pulizia del davanzale e ritinteggiatura parziale della parete. Pulizia superficiale e successiva tinteggiatura. |
Scagliatura | Distacco totale o parziale di scaglie di materiale di forma e spessore irregolari e dimensioni variabili | Scheggiatura e sfarinatura mensola del davanzale, pericolo per l'utenza per possibili cadute di frammenti. | Cicli di gelo e disgelo, penetrazione di acqua. | Ripristino integrità o sostituzione mensola. |
Anomalie riscontrabili | Interventi | |
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Descrizione | Esecutore | |
Ammaloramento superficie in c.a. | Ricostruzione superfici in c.a. con malte a ritiro controllato | Impresa specializzata |
Componente | Classe Materiale | Note |
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Calcestruzzo | ||
Armatura c.a. | Acciaio B450C |
Componente | Classe Materiale | Note |
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Calcestruzzo | ||
Armatura c.a. | Acciaio B450C |
Componente | Classe Materiale | Note |
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Calcestruzzo | ||
Armatura c.a. | Acciaio B450C |
L'esito di ogni ispezione deve essere oggetto di uno specifico rapporto da conservare insieme alla relativa documentazione tecnica. A conclusione di ogni ispezione il tecnico incaricato deve, se necessario, indicare gli eventuali interventi di manutenzione ed esprimere un giudizio riassuntivo sullo stato d’opera.
Controllo | Esecutore | Periodicità | Risorse |
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visivo | decennale in caso di eventi eccezionali | personale tecnico specializzato | |
esecuzione di prove non distruttive strumentali | qualora necessario a seguito di esito negativo del controllo visivo ogni 50 anni | personale tecnico specializzato | strumentazione tecnica specifica per tipologia di ispezione |
Descrizione | Modalità di esecuzione | Frequenza | Esecutore | Note |
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Ricostruzione superfici in cls ammalorate | Spicconatura superfici. Ricostruzione con malte a ritiro controllato. | Quando necessario | Personale specializzato |
Descrizione | Modalità di esecuzione | Frequenza | Esecutore | Note |
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Applicazione sistema protettivo | Raschiatura vecchie tinte. Applicazione sistema protettivo specifico per la superficie analizzata. | Cinque anni | Personale specializzato | |
Ricostruzione superfici in cls ammalorate | Spicconatura superfici. Ricostruzione con malte a ritiro controllato. | Quando necessario | Personale specializzato |
Descrizione | Modalità di esecuzione | Frequenza | Esecutore | Note |
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Ricostruzione superfici in cls ammalorate | Spicconatura superfici. Ricostruzione con malte a ritiro controllato. | Quando necessario | Personale specializzato |