Pavimentazione per interni/per esterno
Pavimentazione appoggiata su terreno
Spessore pavimentazione: 25,00 cm La verifica dello spessore va eseguita con metodo diretto su carote (UNI EN 13863-3). La categoria di tolleranza è T4 (UNI 13877-2). Inoltre, la media aritmetica delle misurazioni non dovrà essere inferiore allo spessore di progetto e non superiore di 10 mm dello stesso.
Resistenza all’abrasione classe AR 2 (UNI EN 13813).
Tolleranza previste (UNI 11146)
La verifica deve essere eseguita entro le 72 ore dal termine delle operazioni di frattazzatura
Da aggiungere se necessario
Dove necessarie per lo scolo corretto di acque e/o liquidi della pulizia dello stabilimento: 15 mm/m.
Verificare che i materiali utilizzati rispettino le prescrizioni previste dal Progettista della massicciata e verificare l’efficacia dei processi di costruzione adottati, della attrezzature utilizzate, del “curing” effettuato sui materiali durante la stesura e la relativa compattazione.
I controlli e le verifiche dell’omogeneità, della planarità e delle caratteristiche meccaniche e deformative degli strati che costituiscono il sottofondo e la stessa massicciata, devono essere condotti eseguendo un numero di indagini e prove sufficienti a qualificare le sottostrutture rispetto alla caratteristiche di progetto attese. Qualora si manifestino zone in cui i valori delle caratteristiche fisiche e meccaniche non rispondono a quanto richiesto dal progetto, si dovrà procedere a bonifica di tale aree, per la profondità e l’estensione necessarie a ripristinare le condizioni di progetto, utilizzando, se necessario, geosintetici.
Prima dell’inizio di tutte le operazioni di realizzazione della pavimentazione
Le indagini sperimentali da eseguire alla fine della preparazione della massicciata, per verificare le prescrizioni del Progettista sono
Tutti gli spiccati verticali ed elementi connessi con la pavimentazione vanno isolati tramite la posa di un materassino deformabile (10 mm) per consentire le contrazioni ed espansioni della piastra di calcestruzzo.
Barriera vapore realizzata con fogli di polietilene con sovrapposizione degli stessi per circa 15,00 cm e uniti tra di loro a mezzo di nastro adesivo, posata su fogli di geotessuto con i singoli fogli sormontati di 15 cm e protetta superiormente da fogli di geotessuto con i singoli fogli sormontati di 15 cm.
Rete elettrosaldata B450C, Φ8/20×20 cm, disposta a una distanza dall’estradosso superiore pari a 1/3 dello spessore del pavimento, nell’ipotesi che il progettista abbia considerato la piastra a sezione interamente reagente e quindi la rete non ha funzioni strutturali ma, solo il compito, di controllare i movimenti di natura termo-igrometrica nelle sezioni di giunto di contrazione/controllo. La rete, deve essere appoggiata su opportuni distanziatori di dimensioni e caratteristiche tali da rispettare la prescrizione di cui sopra, non sovrapposta ma opportunamente affiancata e per realizzare la continuità collegare le estremità dei pannelli con spezzoni singoli, di pari diametro (l = 80 cm).
Posa n° 5 barre di diametro 12 mm; lunghezza 60 cm/100 cm, interasse 5 cm, secondo quanto riportato nell’elaborato grafico redatto dal progettista.
Finitura liscia per interno eseguita con frattazzatrice meccanica. Strato di finitura realizzato con prodotto indurente superficiale a base di silicati di litio.
Giunto di costruzione rinforzato metallico a cassero a perdere preformato, completo di elementi per la trasmissione degli sforzi di taglio e flessione, per pavimenti in calcestruzzo di grande traffico. Il suo profilo robusto deve essere pensato anche per resistere all'impatto di piccole ruote di elevata durezza per carrelli elevatori (tipo “vulkollan”) che attraversano il giunto.
Solo in caso di pavimentazione interna
Chiusura delle aperture dell’edificio al fine di evitare che all’interno si formino delle correnti d’aria tali da alterare le tempistiche di esecuzione e le prime ore di maturazione del getto.
Non incominciare i getti con temperature esterne inferiori a 10 °C e che internamente non sia garantita una temperatura superiore a 10°C. In caso di getti in periodi caldi e temperature esterne e superiori a 27 °C eseguire i getti nelle ore più fresche della giornata (sera/notte).
Prescrizioni per gli ingredienti utilizzati per il confezionamento del calcestruzzo
Prescrizioni per il calcestruzzo:
Stagionatura da mantenere per 15 giorni, con uno dei seguenti metodi:
polietilene.
La stagionatura va interrotta nel momento dell’esecuzione dei tagli per l’esecuzione dei giunti di controllo e ripresa immediatamente dopo.
Dimensione della maglia dei tagli: circa 3,80 m x 3,80 m e in coerenza alla criticità del fabbricato seguendo il “piano dei tagli” fornito dal progettista.
Per la realizzazione dei giunti di contrazione/controllo, il taglio viene eseguito mediante sega a disco diamantato entro alcune ore dal termine delle operazioni di spolvero. Per quanto riguarda i tempi, si possono dare alcuni riferimenti in funzione delle condizioni climatiche, indicativamente va attuata entro 18 ore se la temperatura dell’ambiente è di circa 15°C, entro 12 ore nel periodo primavera-estate, entro 48 ore nel periodo invernale.
La profondità dei tagli dovrà risultare maggiore di ¼ dello spessore del pavimento e gli stessi dovranno essere realizzati a formare campiture quadrate come indicato dal progettista.
La distanza tra i tagli nelle due direzioni deve essere preferibilmente uguale; quando ciò non fosse possibile i riquadri che si vengono così a formare devono avere la forma più regolare possibile ed il rapporto dei lati, a e b, deve rispettare la condizione a/b < 1.2 (con a > b).
Riempimento temporaneo con profilo in preformato in PVC.
Terminato il tempo per l’evaporazione dell’acqua dovuta al taglio e all’umidità del calcestruzzo, ma a maggior ragione trascorso il tempo dedicato al compimento del ritiro del calcestruzzo, i giunti di contrazione e/o controllo devono essere sigillati con idonee resine, previa completa rimozione del profilo in PVC. Esecuzione sigillatura con sigillante poliuretanico a basso modulo elastico, secondo i calcoli del progettista.
Non sovraccaricare l’opera nei 28 giorni successivi all’esecuzione previo esito positivo delle prove di compressione dei provini del controllo di accettazione del calcestruzzo.
Qualora fosse necessario sovraccaricare prima l’opera il progettista prescriverà il valore di resistenza minima a compressione necessario per resistere ai carichi di servizio. Tale resistenza deve essere verificata tramite le prove complementari secondo quanto previsto dalle Norme tecniche per le costruzioni, vigenti.
Inoltre, sia nel primo caso che nel secondo, si devono eseguire delle prove di verifica della messa in opera mediante prove distruttive e non distruttive.
ogni 1000 m2 di pavimentazione, equivalente a 1 cm/m2 di fessura ammessa. Le fessure andranno sigillate con sistemi di sigillatura adeguati. Nel caso risultino ancora attive si dovranno utilizzare dei sistemi flessibili o elastici.