====== Calcolo non lineare mediante teoria delle deformazioni impresse ====== ===== Caso unidimensionale ===== Supponiamo una relazione tra sforzo normale e deformazione di tipo non lineare $$ N = N( \varepsilon ) $$ Sotto l'ipotesi lineare, applicando le deformazioni impresse, $$ N = E \, A \, \left( \varepsilon - \overline \varepsilon \right) $$ Supponiamo in prima battuta $\overline \varepsilon_0 = 0$, quindi data una forza esterna $F$, avremmo una deformazione $$ \varepsilon_0 = \overline \varepsilon_0 + \frac{F}{E \, A} $$ Poiché in generale $ N( \varepsilon_0 ) $ sarà diverso da $F$, valutiamo la differenza $$\Delta N_0 = F - N \left( \varepsilon_0 \right) $$ Per far coincidere gli stati di deformazione e tensione tra il modello lineare e quello non lineare, introduciamo nel primo una deformazione impressa $$\Delta \overline \varepsilon_1 = \frac{ \Delta N_0 } {E A}$$ che sommata a $\overline \varepsilon_0$ ci dà $$ \overline \varepsilon_1 = \overline \varepsilon_0 + \Delta \overline \varepsilon_1 $$ Riapplicando la forza $F$ al modello elastico lineare con deformazione impressa $\overline \varepsilon_1$ otteniamo una deformazione $$ \varepsilon_1 = \overline \varepsilon_1 + \frac{F}{E \, A} $$ Anche in questo caso avremo in generale una differenza $$\Delta N_1 = F - N \left( \varepsilon_1 \right) \ne 0 $$ La deformazione impressa $ \overline \varepsilon_0$ dovrà essere pertanto aumentata della quantità $$\Delta \overline \varepsilon_2 = \frac{ \Delta N_2 } {E A}$$ ottenendo la deformazione impressa complessiva $$ \overline \varepsilon_2 = \overline \varepsilon_0 + \Delta \overline \varepsilon_1 $$ Riapplicando la forza $F$ al modello elastico lineare con deformazione impressa $\overline \varepsilon_2$ otteniamo una deformazione totale $$ \varepsilon_2 = \overline \varepsilon_2 + \frac{F}{E \, A} $$ Anche in questo caso avremo in generale una differenza $$\Delta N_2 = F - N \left( \varepsilon_2 \right) $$ La deformazione impressa complessiva dovrà essere aumentata della quantità $$\Delta \overline \varepsilon_2 = \frac{ \Delta N_2 } {E A}$$ ottenendo $$ \overline \varepsilon_2 = \overline \varepsilon_1 + \Delta \overline \varepsilon_2$$ Si procede iterativamente fintantoché la differenza $\Delta N_i$ non si annulli o in generale diventi trascurabile rispetto alla capacità resistente della sezione. ===== Caso generale ===== In generale la relazione tra caratteristiche di sollecitazione e parametri di deformazione della sezione è $$ \left( \begin{matrix} N \\\\ M_{y} \\\\M_{z} \end{matrix} \right) = \left( \begin{matrix} N \left( \lambda, \mu_y, \mu_z \right) \\\\ M_{y} \left( \lambda, \mu_y, \mu_z \right) \\\\ M_{z} \left( \lambda, \mu_y, \mu_z \right) \end{matrix} \right) $$ Sotto l'ipotesi elastico lineare, supponendo di lavorare nel sistema di riferimento centrale di inerzia della sezione, la relazione si semplifica assumendo la forma $$ \left( \begin{matrix} N \\\\ M_{y} \\\\M_{z} \end{matrix} \right) = E \begin{bmatrix} A & 0 & 0 \\\\ 0 & I_{yy} & 0 \\\\ 0 & 0 & - I_{zz} \end{bmatrix} \left( \begin{matrix} \lambda \\\\ \mu_y \\\\ \mu_z \end{matrix} \right) $$