Sono di tre tipologie:
Ciascuna di queste tre tipologie è rappresentata da un vettore, ad esempio nel caso del carico locale in uno spazio tridimensionale
$$\boldsymbol{q}_{loc,i} = \left( \begin{matrix} q_{loc,i,x} \\\\ q_{loc,i,y} \\\\ q_{loc,i,z} \end{matrix} \right) $$
in cui $x$, $y$ e $z$ sono definiti nel sistema di riferimento locale della trave.
Il programma traduce queste tre tipologie in un unico carico distribuito locale complessivo ottenuto secondo
$$\boldsymbol{q}_{loc,tot} = \sum \limits_i \, \boldsymbol{q}_{loc,i} + \sum \limits_i \, \boldsymbol{N} \, \boldsymbol{q}_{glob/loc,i} + \sum \limits_i \, b_i \, \boldsymbol{N} \, \boldsymbol{q}_{glob,i}$$
Supponiamo che i carichi conetrati esterni siano applicati subito a ridosso dei nodi. La cosa non è assolutamente riduttiva in quanto in qualunque punto della struttura in cui vogliamo introdurre una forza possiamo introdurre un nodo.
I carichi concentrati possono essere riferiti rispetto ad un sistema di riferimento locale $\mathbf{f}_{c,i}^{(loc)}$, o globale $\mathbf{f}_{c,i}^{(glob)}$.
I vari carichi concentrati vengono sommati in un unico vettore $\mathbf{f}_{c}^{(tot)}$, locale ottenuto tramite
$$ \mathbf{f}_{c}^{(tot)} = \sum \limits_{i} \mathbf{f}_{c,i}^{(loc)} + N \sum \limits_{i} \mathbf{f}_{c,i}^{(glob)} $$
Il vettore dei carichi nodali equivalenti $\mathbf{f}_{c,0}$ per le forze concentrate sarà uguale ed opposto al vettore $\mathbf{f}^{(tot)}$
$$\mathbf{f}_{c,0} = - \mathbf{f}^{(tot)}$$