Nel caso di affidamento a professionisti esterni, il soggetto incaricato deve godere dei seguenti requisiti:
essere laureato (sono ammesse anche laurea breve o diploma universitario) in ingegneria, architettura, e, limitatamente a un solo componente nel caso di commissione di collaudo, in geologia, scienze agrarie e forestali; è necessaria inoltre l'abilitazione all'esercizio della professione;
essere iscritto al relativo albo professionale da almeno cinque anni nel caso di lavori di importo inferiore a 5.000.000 di euro; nel caso di lavori di importo superiore l'bbligo si estende a dieci anni; da sottolineare che l'iscrizione all'albo, per i professionisti esterni, è un requisito inderogabile (art. 216 c. 5 D.P.R. 207/2010);
il professionista non può essere incaricato dalla medesima Stazione Appaltante di un nuovo collaudo se non è trascorso almeno un anno dalla chiusura delle operazioni del precedente collaudo; nel caso di collaudo in corso d'opera il divieto si riduce a sei mesi (art. 216 c. 10 D.P.R. 207/2010).
Nel caso l'incarico di collaudo sia affidato a soggetti interni alla Stazione Appaltante, questi devono essere muniti di diploma tecnico (non è necessaria quindi la laurea) e godere di almeno uno dei seguenti requisiti:
Per i lavori comprendenti strutture, al soggetto incaricato del collaudo o ad uno dei componenti della commissione di collaudo è affidato anche il collaudo statico, purché essi abbiano i requisiti specifici previsti dalla legge. Per i lavori eseguiti in zone classificate come sismiche, il collaudo è esteso alla verifica dell'osservanza delle norme sismiche.