Piano di Sicurezza e coordinamento

Un PSC si articola nei seguenti contenuti minimi:

  • dati generali dell'intervento
  • elenco dei soggetti con compiti di sicurezza
  • analisi e valutazione dei rischi
  • scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive
  • gestione delle interferenze;
  • uso delle misure preventive e protettive comuni
  • cooperazione e coordinamento tra imprese
  • gestione delle emergenze
  • cronoprogramma
  • calcolo uomini-giorno
  • stima dei costi della sicurezza.

Descrizione generale dell'opera

Questa sezione del PSC contiene l'identificazione e la descrizione dell'opera, esplicitata con:

  • l'indirizzo del cantiere
  • la descrizione del contesto in cui é collocata l'area di cantiere
  • una descrizione sintetica dell'opera, con particolare riferimento alle scelte progettuali, architettoniche, strutturali e tecnologiche.

Soggetti con compiti di sicurezza

Questa sezione individua i soggetti con compiti di sicurezza:

  • il responsabile dei lavori
  • il coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione
  • il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione (CSE)
  • i nominativi dei datori di lavoro delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi.

I nominativi mancanti al momento della redazione del PSC dovranno essere aggiunti dal CSE non appena disponibili.

Analisi e valutazione dei rischi

Scopo di tale sezione del PSC non è quello di analizzare i rischi specifici propri dell’attività dell’impresa, che dovranno essere invece contenuti nel documento di valutazione dei rischi redatto da ciascun datore di lavoro, ma di evidenziare tutti i rischi che non sono compresi in quest'ultimo documento per uno dei seguenti motivi:

  • perché riguardano soggetti esterni ai lavori (ad esempio il rischio di caduta di materiale dall'alto per un cantiere in elevazione su suolo pubblico)
  • perché sono specifici dell'area in cui sorge il cantiere (ad esempio il passaggio in facciata di cavi elettrici)
  • perché sono determinati dall'interazione tra lavorazioni (ad esempio il passaggio di mezzi pesanti in prossimità di uno scavo eseguito per l'interramento di un cavo)
  • perché sono i rischi specifici di una impresa trasmessi vengono trasmessi alle altre che operano in prossimità (ad esempio nel caso di lavorazioni che prevedono l'impiego di sostanze chimiche pericolose, il datore di lavoro del personale che ne fa uso ha provveduto ad informare e formare i propri dipendenti sui relativi rischi, lo stesso non è accaduto per il rimanente personale presente in cantiere)

Questa sezione si occupa di individuare, analizzare e valutare i rischi presenti in cantiere con riferimento:

  • all'area di cantiere
  • all'organizzazione del cantiere
  • alle lavorazioni
  • alle interferenze tra lavorazioni
In riferimento all'area di cantiere, il PSC contiene l'analisi degli elementi essenziali di cui all'allegato XV.2: falde; fossati; alvei fluviali; banchine portuali; alberi; manufatti interferenti o sui quali intervenire; infrastrutture quali strade, ferrovie, idrovie, aeroporti; edifici con particolare esigenze di tutela quali scuole, ospedali, case di riposo, abitazioni; linee aeree e condutture sotterranee di servizi; altri cantieri o insediamenti produttivi; viabilità; rumore; polveri; fibre; fumi; vapori; gas; odori o altri inquinanti aerodispersi; caduta di materiali dall'alto. Tali elementi vengono analizzati in relazione: alle caratteristiche dell'area di cantiere; particolare attenzione sarà riservata alla presenza nell'area del cantiere di linee aeree o condutture sotterranee; ai rischi che l'ambiente esterno comporta per il cantiere; ad esempio nel caso di lavori stradali si dovrà prestare attenzione ai rischi derivanti dal traffico circostante; nel caso di lavori in prossimità di alvei fluviali si analizzerà il rischio di annegamento; ai rischi che le lavorazioni di cantiere possono comportare per l'area circostante. Terminata tale fase si passerà ad analizzare i rischi derivanti dall'organizzazione del cantiere e dalle lavorazioni. Fondamentale in tale fase è il cronoprogramma delle lavorazioni che contiene l'elenco delle lavorazioni previste in progetto suddivise in fasi e, qualora la complessità dell'opera lo richieda, sottofasi di lavoro. In riferimento alle lavorazioni, il CSP effettua la propria analisi facendo attenzione ai seguenti rischi: investimento da veicoli circolanti nell'area di cantiere; seppellimento negli scavi; caduta dall'alto; insalubrità dell'aria nei lavori in galleria; instabilità delle pareti e della volta nei lavori in galleria; rischi derivanti da estese demolizioni o manutenzioni, ove le modalità tecniche di attuazione siano definite in fase di progetto; rischi di incendio o esplosione connessi con lavorazioni e materiali pericolosi utilizzati in cantiere; rischi derivanti da sbalzi eccessivi di temperatura; elettrocuzione; rumore; rischio dall'uso di sostanze chimiche. Infine si passa a valutare il rischio derivante da interferenze tra lavorazioni. Tali interferenze possono essere di due tipologie: interferenze derivanti dalla presenza di più Imprese che svolgono medesime lavorazioni; interferenze derivanti da più squadre (della stessa o di più Imprese) che svolgono lavorazioni diverse.

Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive

Tale sezione del PSC è strettamente connessa alla precedente di cui ne è la logica prosecuzione. In riferimento a ciascuno dei rischi significativi individuati nella precedente sezione, contiene le scelte progettuali ed organizzative, le procedure e le misure preventive e protettive adottate dal progettista e dal CSP per ridurli.

Le scelte progetturali ad organizzative sono (all. XV d.Lgs. 81/2008) l'insieme di scelte effettuate in fase di progettazione dal progettista dell'opera in collaborazione con il coordinatore per la progettazione, al fine di garantire l'eliminazione o la riduzione al minimo dei rischi di lavoro. Con l'espressione scelte progettuali ci si riferisce a tecniche costruttive, materiali da impiegare o tecnologie da adottare. Per scelte organizzative si fa riferimento alla pianificazione, temporale o spaziale, della lavorazioni.

Le procedure sono le modalità e le sequenze stabilite per eseguire un determinato lavoro od operazione. Le procedure si estrinsecano nella prescrizioni operative, costituite da indicazioni di carattere temporale, comportamentale, organizzativo e tecnico procedurale da rispettare nello svolgimenti delle lavorazioni.

Le misure preventive e protettive (all. XV D.Lgs. 81/2008) adottabili nel PSC sono:

  • gli apprestamenti, vale a dire le opere provvisionali necessarie ai fini della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori (ponteggi, trabattelli, ponti su cavalletti, impalcati, parapetti, andatoie, passerelle, armature delle pareti degli scavi, gabinetti, locali per lavarsi, spogliatoi, refettori, locali di ricovero e di riposo; dormitori, camere di medicazione, infermerie, recinzione di cantiere)
  • le attrezzature (centrali e impianti di betonaggio, betoniere, grù, autogrù, argani, elevatori, macchine ovimento terra; macchine movimento terra speciali e derivate; seghe circolari; piegaferri; impianti elettrici di cantiere; impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche; impianti antincendio; impianti di evacuazione fumi; imianti di adduzione di acqua, gas, ed energia di qualsiasi tipo; impianti fognari)
  • le infrastrutture (vaibilità principale di cantiere per mezzi meccanici, persorsi pedonali, aree di deposito materiali, attrezzature e rifiuti di cantiere)
  • i mezzi e servizi di protezione collettiva (segnaletica di sicurezza, avvisatori acustici, attrezzature di primo soccorso, illuminazione di emergenza, mezzi estinguenti, servizi di gestione delle emergenze)

finalizzati a:

  • prevenire il manifestarsi di situazioni di pericolo
  • proteggere i lavoratori da rischio di infortunio
  • tutelare la loro salute

In particolare, ai fini dell'organizzazione del cantiere questa sezione del PSC dovrà analizzare i seguenti elementi:

  • le modalità da seguire per la recinzione del cantiere, gli accessi e le segnalazioni;
  • i servizi igienico-assistenziali;
  • la viabilità principale di cantiere;
  • gli impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas ed energia di qualsiasi tipo;
  • gli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche;
  • le disposizioni per dare attuazione all'obbligo di consultazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
  • le disposizioni per conentire l'organizzazione e la reciproca informazione tra i datori di lavoro e tra i lavoratori autonomi;
  • le eventuali modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materiali;
  • la dislocazione degli impianti di cantiere;
  • la dislocazione delle zone di carico e scarico;
  • le zone di deposito attrezzature e di stoccaggio materiali e dei rifiuti;
  • le eventuali zone di deposito dei materiali con pericolo d'incendio o di esplosione.

Gestione delle interferenze

Il coordinatore per la progettazione nella valutazione dei rischi deve analizzare le interferenze tra le lavorazioni, che possono essere dovute alle lavorazioni di una stessa impresa esecutrice o alla presenza di più lavoratori autonomi. Tale analisi trova supporto nel cronoprogramma dei lavori che si configura come uno strumento nelle mani del CSP per evidenziare tali problematiche.

A seguito della suddetta analisi, il CSP dovrà effettuare una delle seguenti tre scelte:

  • in prima battuta si cercherà di individuare prescrizioni operative che, tramite lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni, permettano di risolvere ab origine le interferenze;
  • qualora a seguito della precedente analisi i rischi residui non siano trscurabili, si passerà ad analizzare le misure preventive e protettive utili ad una ulteriore riduzione dei rischi; il costo di tali misure sarà ricompreso nel computo delle opere per la sicurezza;
  • in ultima battuta, qualora a seguito dei due punti precedenti i rischi residui siano ritenuti comunque troppo alti, si passa ad individuare i dispositivi di protezione individuale utili a ridurre il rischio di interferenza; in tale analisi si prenderanno in considerazione i lavoratori presenti in cantiere suddivisi in gruppi omogenei in base alle mansioni ed ai profili di rischio; si valuterà quindi se i dispositivi di protezione individuali necessari per ridurre l'interferenza siano o meno in dotazione di ciascun gruppo e quindi a carico del relativo datore di lavoro; nel caso non lo siano, il relativo costo rientrerà nel computo metrico delle opere per la sicurezza.

Uso comune delle misure preventive e protettive

Questa sezione contiene le misure di coordinamento relative all'uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva.

Cooperazione e coordinamento tra le imprese

Questa sezione indica le modalità organizzative della cooperazione e del coordinamento, nonché della reciproca informazione, fra i datori di lavoro e tra questi ed i lavoratori autonomi.

Gestione delle emergenze

L'organizzazione prevista per il servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori, nel caso in cui il servizio di gestione delle emergenze sia di tipo comune.

Il PSC contiene anche i riferimenti telefonici delle strutture previste sul territorio al servizio del pronto soccorso e della prevenzione incendi.

Cronoprogramma

Il cronoprogramma dei lavori contiene la durata prevista delle lavorazioni, delle fasi di lavoro e, quando la complessità dell'opera lo richieda, delle sottofasi di lavoro, necessarie per l'esecuzione dei lavori previsti in progetto.

Nel caso di Lavori Pubblici, il cronoprogramma dei lavori ai sensi del D.Lgs. 81/08 non va confuso con il cronoprogramma dell'intervento previsto dal D.Lgs. 163/2006. Il cronoprogramma allegato al PSC prende esclusivamente in considerazione le problematiche inerenti gli aspetti della sicurezza ed é redatto ad integrazione del cronoprogramma delle lavorazioni generale dell'intervento.

Calcolo Uomini-giorno

Il calcolo degli uomini-giorno è strettamente connesso alle tempistiche contenute nel cronoprogramma, essendo pari alla somma, per ciascun giorno di lavoro, degli operai presenti in cantiere.

Il calcolo può essere condotto in base alle indicazioni del cronoprogramma, o sulla scorta dell'incidenza percentuale della manodopera valutata per ciascuna lavorazione.

Per il calcolo eseguito con il cronoprogramma è necessario che questo indichi, per ciascuna fase lavorativa, il personale coinvolto. Si moltipica quindi la durata di ciascuna fase in giorni per il numero di operatori coinvolti. La somma di tali prodotti, per tutte le fasi lavorative, ci permette di stimare l'entità complessiva degli uomini-giorno. Il giorno da inserire nel calcolo degli uomini-giorni coincide con il turno di lavoro di ogni singolo lavoratore. Vanno conteggiati solamente i giorni nei quali in cantiere è presente manodopera, sia lavoratore dipendente che lavoratore autonomo, datore di lavoro o suo familiare.

Il metodo alternativo consiste nel calcolare l'importo complessivo della manodopera, espresso in euro, e dividerlo per il costo giornaliero di un operaio. Stima dei costi della sicurezza

I costi della sicurezza da riportare nel PSC sono quelli che rientrano nella categoria degli “Apprestamenti, Misure preventive e protettive, Procedure, Impianti e Servizi, Misure di coordinamento,ecc.” di natura collettiva. Sono costi che nascono principalmente da interferenze e che possono transitare da una attività lavorativa all’altra rischiando pertanto di non essere riconducibili alla stretta competenza delle singole Imprese.

La stima dovrà essere congrua, analitica, per voci singole, a corpo o a misura, riferita ad elenchi prezzi standard o specializzati, oppure basata su prezzari o listini ufficiali vigenti nell’area interessata. Nel caso in cui non sia disponibile un elenco prezzi, si farà riferimento ad analisi costi complete desunte da indagini di mercato. Le singole voci dei costi della sicurezza vanno calcolate considerando il loro costo di utilizzo per il cantiere interessato che comprende, quando applicabile, la posa in opera ed il successivo smontaggio, l’eventuale manutenzione e l’ammortamento.

In ogni caso il PSC dovrà contenere i soli costi previsti dal Coordinatore per la progettazione e chiaramente inseriti nel PSC. Tali costi sono suddivisi nelle seguenti categorie:

  • apprestamenti previsti nel PSC. Vengono definiti apprestamenti tutte quelle opere necessarie ai fini della tutela della salute e della sicurezza del Lavoratore. Nell’Allegato XV.1, comma 1, del DLgs 81/08 sono descritti come “principali apprestamenti”:
    • ponteggi
    • trabattelli
    • ponti su cavalletti
    • impalcati
    • parapetti
    • andatoie
    • passerelle
    • ponti a sbalzo
    • castello di tiro e/o di carico
    • armature pareti di scavo
    • puntellamenti vari
    • gabinetti
    • locali per lavarsi
    • spogliatoi
    • refettori
    • locali di ricovero e riposo
    • dormitori
    • camere di medicazione
    • infermerie
    • recinzioni di cantiere
    • delimitazioni delle aree di lavoro
  • misure preventive e protettive e dispositivi di protezione individuale previsti nel PSC per lavorazioni interferenti. I DPI vanno computati come costi della sicurezza solo se il CSP li prevede per poter operare in sicurezza in presenza di lavorazioni interferenti. Si riporta di seguito un elenco non esaustivo di possibili DPI:
    • DPI comuni:
      • elmetto in ABS
      • guanti la lavoro
      • scarpa alta
      • tuta completa
      • cuffie antirumore
      • tappi otoprotettori
    • DPI speciali:
      • cinture di sicurezza (UNI EN 361, ecc.)
      • sistema anticaduta a funzionamento automatico (UNI EN 360, ecc.)
      • guida fissa (fune in acciaio inox e cursore per attacco fune di trattenuta)
      • moschettoni di sicurezza, ecc.
      • semimaschere con filtri combinati per polveri, gas e vapori, complete di ricambi (UNI EN 140);
      • visiera ribaltabile / Occhiali di sicurezza;
  • impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, impianti antincendio, impianti di evacuazione fumi temporanei. Non sono compresi gli impianti fissi facenti parte dell’edificio o della struttura in costruzione. Si riportano di seguito alcuni esempi: impianto di terra impianto di protezione scariche atmosferiche impianto antincendio impianto evacuazione fumi (estrattori d’aria; Rilevatore portatile di gas o vapori tossici; rilevatore percentuale di ossigeno; elettroventilatore portatile, antideflagrante, carrellabile; ecc.)
  • mezzi e servizi di protezione collettiva. Non rientra in questa categoria la cassetta del pronto soccorso, che è di stretta competenza delle singole Imprese, mentre debbono essere considerati “Mezzi e servizi di protezione collettiva” quelli previsti nell’Allegato XV.1, comma 4, che comprendono: segnaletica di sicurezza avvisatori acustici attrezzature per il primo soccorso illuminazione di emergenza mezzi estinguenti; servizi di gestione delle emergenze
  • procedure contenute nel PSC e previste per specifici motivi di sicurezza. Tali procedure, per essere considerate costo della sicurezza, non debbono essere riconducibili a modalità standard di esecuzione ma debbono essere previste nel PSC per specifici motivi di sicurezza derivanti dal contesto o dalle interferenze (non dal rischio intrinseco della lavorazione stessa). Di seguito vengono quindi riportate solo alcune voci, come esempio:
    • coordinamento tra attività in Cantiere: operatore per il coordinamento a terra della interferenza tra 2 o più grù, della movimentazione dei carichi sospesi, ecc. operatore per il coordinamento manuale a terra del traffico di zona per operazioni di: Ripristino pavimentazioni con strade esistenti; Allacci di fognature, impianti, ecc. alle reti urbane; Sfalcio di erbe nel periodo estivo; ecc.
    • bonifiche ambientali: aree destinate all’impianto del cantiere logistico; aree destinate all’apertura di aree di lavoro, di nuove strade (e di relativi manufatti), ecc.;
    • bonifiche da ordigni bellici: bonifica superficiale bonifica profonda
  • eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti. Lo sfasamento temporale delle lavorazioni, se formalizzato nel Cronoprogramma e da specifiche prescrizioni del PSC, non deve essere considerato di per sé costo della sicurezza in quanto le Imprese possono valutarlo preventivamente, prima della formulazione delle offerte. Nel computo andranno inseriti soltanto gli interventi finalizzati alla sicurezza conseguenti a tale sfasamento temporale. Di seguito vengono riportate alcune voci, a titolo di esempio: barriere per l’abbattimento del rumore (che potrebbero ad esempio essere necessarie in attesa che possano riprendere gli altri lavori sospesi) protezioni contro le polveri
  • misure di coordinamento relative all’uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva; per misure di coordinamento devono intendersi tutte le procedure necessarie a ppoter utilizzare in sicurezza gli apprestamenti, le attrezzature e le infrastrutture che il PSC prevede siano di uso comune, o che comunque richiedano mezzi e servizi di protezione di uso comune; pertanto in questa voce vanno computati solo i costi necessari ad attuare specifiche procedure di coordinamento, come riunioni di cantiere, o presenza di personale a sovrintendere l’uso comune; rientrano in questa categoria le riunioni di coordinamento che il CSE tiene con imprese e lavoratori autonomi coinvolti nelle lavorazioni in corso.

Modello semplificato

Il Decreto Interministeriale dei Ministeri del Lavoro e Politiche sociali, Infrastrutture e Trasporti, e Salute del 9 settembre 2014 ha approvato un modello semplificato per la redazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento.


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Autore: Michele Mocciola

Data creazione: 2015-02-21

Data ultima modifica: 2015-04-24


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